È possibile lavorare oltre il settimo mese di gravidanza?

Il Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, noto come “Testo Unico sulla tutela e sostegno della maternità e della paternità”, disciplina le modalità di fruizione del congedo di maternità, offrendo alle lavoratrici la possibilità di posticipare l’inizio dell’astensione obbligatoria dal lavoro. Questa flessibilità consente di lavorare fino all’ottavo o, in alcuni casi, al nono mese di gravidanza, prolungando così il periodo di congedo dopo il parto.

L’articolo 20 del D.Lgs. 151/2001 prevede che, mantenendo invariata la durata complessiva del congedo di maternità, le lavoratrici possano scegliere di astenersi dal lavoro a partire dal mese precedente la data presunta del parto e nei quattro mesi successivi al parto. Per avvalersi di questa opzione, è necessario acquisire due certificazioni mediche:

  1. Certificazione del Medico Specialista: Rilasciata da un ginecologo del Servizio Sanitario Nazionale o convenzionato, attesta che la prosecuzione dell’attività lavorativa durante l’ottavo mese di gravidanza non arreca pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro.
  2. Certificazione del Medico Competente: Il medico competente, responsabile della sorveglianza sanitaria, deve attestare che le condizioni lavorative non espongono la lavoratrice a rischi per la propria salute e quella del nascituro. 

Queste certificazioni devono essere acquisite nel corso del settimo mese di gravidanza, prima dell’inizio dell’ottavo mese 

Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, noto come “Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro”, impone al datore di lavoro l’obbligo di valutare i rischi presenti nell’ambiente lavorativo e di adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute delle lavoratrici in gravidanza. In questo contesto, il medico competente svolge un ruolo cruciale nella valutazione dell’idoneità della lavoratrice a proseguire l’attività lavorativa durante l’ottavo mese di gravidanza.

La possibilità di posticipare l’inizio del congedo di maternità offre alle lavoratrici una maggiore flessibilità nella gestione del periodo pre e post parto. Tuttavia, è fondamentale rispettare le procedure previste, acquisendo le necessarie certificazioni mediche e assicurandosi che l’ambiente di lavoro sia sicuro, in conformità con le disposizioni del D.Lgs. 151/2001 e del D.Lgs. 81/2008.

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